Angelus: la guerra è una pazzia dalla quale non abbiamo imparato

papa francesco angelusCITTA’ DEL VATICANO – Nella festa dell’Esaltazione della Santa Croce, il pensiero del Papa all’Angelus in Piazza San Pietro è andato ai cristiani perseguitati per la loro fede e, subito dopo, alle vittime di tutte le guerre, ricordando il pellegrinaggio a Redipuglia, e alla Repubblica Centroafricana, dove oggi ha inizio una missione di pace dell’Onu. La guerra, “una pazzia dalla quale l’umanità non ha ancora imparato la lezione”. Di fronte alla Croce di Gesù, che “esprime tutta la forza negativa del male” e “tutta la mite onnipotenza della misericordia”, Papa Francesco ha preso spunto dal pellegrinaggio di ieri al Cimitero austro ungarico e al Sacrario militare di Redipuglia per riflettere sugli “spaventosi” numeri della Grande Guerra e dei conflitti in generale e pregare per le vittime. Quindi il Pontefice ha invitato a pensare “con commozione” ai tanti “fratelli e sorelle che sono perseguitati e uccisi a causa della loro fedeltà a Cristo”. Il Papa ha spiegato il senso dell’esaltazione della Croce di Gesù, in cui – ha detto -“si è rivelato al massimo l’amore di Dio per l’umanità”. Il Padre, ha aggiunto ricordando il Vangelo odierno di Giovanni, ci ha “dato” il Figlio per salvarci: Gesù è morto in Croce “a causa della gravità del male che ci teneva schiavi”, ha proseguito. Egli è stato “fedele fino alla fine al disegno d’amore del Padre”: per questo “ Dio ha ‘esaltato’ Gesù, conferendogli una regalità universale”. La Croce quindi non è il suo fallimento, “in realtà segna la sua vittoria”. Guardando alla Croce, dunque, contempliamo il segno dell’amore infinito di Dio per ciascuno di noi e la radice della nostra salvezza”. Per questo la Chiesa “esalta” la santa Croce e noi cristiani “benediciamo con il segno della croce”. Poi, il Santo Padre ha voluto ricordare la Repubblica Centrafricana, sconvolta da una anno e mezzo di sanguinose violenze. Domani, ha detto, comincerà la missione voluta dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu “per favorire la pacificazione del Paese e proteggere la popolazione civile, che sta gravemente soffrendo le conseguenze del conflitto in corso”.