Oggi la beatificazione di don Pedro Asùa Mendìa

RV301_ArticoloSPAGNA – Viene beatificato oggi in Spagna, il sacerdote basco don Pedro Asúa Mendía, martire nella guerra civile spagnola. Al rito, celebrato nella co-cattedrale di Maria Immacolata a Vitoria, nei Paesi Baschi, partecipa, in rappresentanza del Santo Padre, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Don Asúa Mendía era un lavoratore instancabile che non trascurava i suoi compiti di pastorale giovanile: aiutava il parroco di Balmaseda nella catechesi con i giovani, organizzò un gruppo di Azione cattolica, dirigeva ritiri ed esercizi spirituali, oltre a dedicarsi ad assistere i poveri e gli ammalati. Fu un vero predicatore sociale e questo non passò inosservato. In Spagna erano anni di tensione tra nazionalisti e repubblicani, che sfociarono nella guerra civile che come sempre tutto trascina via con sé. Sfuggito più volte all’identificazione, sentiva che il cerchio si stava stringendo intorno a lui. Il 25 agosto 1936, don Pedro si rifugiò presso alcuni parenti, ma venne raggiunto e catturato quattro giorni dopo. Senza alcun processo né detenzione in carcere, fu portato in una località solitaria e immediatamente fucilato. Il suo corpo, gettato in fretta in una cava, fu ritrovato un mese dopo, ma identificato solo dopo due anni. Nel 1956 i suoi resti furono traslati nella cappella del seminario di Vitoria che aveva costruito, ma non poterono riposare in pace: durante la dittatura franchista che seguì il conflitto, la figura di Pedro fu strumentalizzata dal regime che lo indicò come un martire repubblicano, mentre il motivo della sua uccisione, avvenuta in odium fidei, risiedeva solo nell’abito che aveva scelto di indossare. Alla notizia, infatti, dell’uccisione di 51 missionari claretiani a Barbastro, che andarono incontro alla morte pregando e cantando, manifestò il desiderio di imitarli. Questi sono i martiri: coloro che accettano la volontà del Signore e sono pronti a sacrificare la propria vita per la fede, come conclude il porporato.