Toccante preghiera di tutte le religioni a Ground Zero

Papa Francesco a Ground ZeroNEW YORK – Dopo la visita all’ONU, si è svolto l’incontro interreligioso al Memorial di Ground Zero a New York, a 14 anni dall’attentato delle Torri Gemelle, dove ora sono stati posti alcuni richiami simbolici. “L’acqua che vediamo scorrere verso questo centro vuoto -ha detto il Papa -ci ricorda tutte quelle vite strappate; è il grido silenzioso di quanti hanno sofferto nella loro carne la logica della violenza, dell’odio, della vendetta”.
Prima della preghiera con i rappresentanti delle altre religioni, il Papa ha incontrato alcune famiglie dei primi soccorritori caduti in servizio: “mi hanno saputo mostrare -ha commentato- l’altra faccia di questo attentato: la potenza dell’amore e del ricordo. Il nome di tante persone care sono scritti qui -ha aggiunto- dove c’erano le basi delle torri, e così li possiamo vedere, toccare e mai più dimenticare”.
“Questo luogo di morte -ha detto poi il Papa- si trasforma anche in un luogo di vita, di vite salvate, un canto che ci porta ad affermare che la vita è sempre destinata a trionfare sui profeti della distruzione e sulla morte, che il bene avrà sempre la meglio sul male, che la riconciliazione e l’unità vinceranno sull’odio e sulla divisione”.
Il Papa ha chiesto, quindi, di fare un momento di silenzio e di preghiera per chiedere il dono della pace: pace nelle nostre case, nelle famiglie, nelle scuole, nelle comunità, pace in quei luoghi dove la guerra sembra non avere fine, pace sui quei volti che non hanno conosciuto altro che dolore, pace in questo vasto mondo che Dio ci ha dato come casa di tutti e per tutti”.