Il Papa in visita a Prato mette in guarda da corruzione, illegalità e sfruttamento lavorativo

papa francescoPRATO – Papa Francesco è giunto stamane a Prato, atterrando in elicottero, poco prima delle 8.00, allo stadio Lungobisenzio.  Quindi si è recato in Piazza della Cattedrale dove è stato accolto con gioia da migliaia di persone. Qui si è svolto l’incontro con il mondo del lavoro. Ecco un passaggio della sua omelia: “San Paolo invita i cristiani a indossare un’armatura particolare, quella di Dio. Dice infatti di rivestirsi delle virtù necessarie per affrontare i nostri nemici reali, che non sono mai gli altri, ma “gli spiriti del male”. Al primo posto in quest’armatura ideale compare la verità: «attorno ai fianchi la verità», scrive l’Apostolo (Ef6,14). Dobbiamo cingerci di verità. Non si può fondare nulla di buono sulle trame della menzogna o sulla mancanza di trasparenza. Ricercare e scegliere sempre la verità non è facile; è però una decisione vitale, che deve segnare profondamente l’esistenza di ciascuno e anche della società, perché sia più giusta, perché sia più onesta. La sacralità di ogni essere umano richiede per ognuno rispetto, accoglienza e un lavoro degno. Lavoro degno! Mi permetto qui di ricordare i cinque uomini e le due donne di cittadinanza cinese morti due anni fa a causa di un incendio nella zona industriale di Prato. Vivevano e dormivano all’interno dello stesso capannone industriale in cui lavoravano: in una zona era stato ricavato un piccolo dormitorio in cartone e cartongesso, con letti sovrapposti per sfruttare l’altezza della struttura… E’ una tragedia dello sfruttamento e delle condizioni inumane di vita! E questo non è lavoro degno! La vita di ogni comunità esige che si combattano fino in fondo il cancro della corruzione, il cancro dello sfruttamento umano e lavorativo e il veleno dell’illegalità. Dentro di noi e insieme agli altri, non stanchiamoci mai di lottare per la verità e la giustizia!”.