Videomessaggio di Papa Francesco con l’intenzione di preghiera per il mese di maggio

CITTA’ DEL VATICANO – “Perché in tutti i Paesi del mondo le donne siano onorate e rispettate, e sia valorizzato il loro imprescindibile contributo sociale”. È questa l’intenzione universale di preghiera di Papa Francesco per il mese di maggio 2016, promossa dall’Apostolato della preghiera. Il Papa, come di consueto da qualche tempo a questa parte, l’ha accompagnata con alcune riflessioni in un videomessaggio.

“È innegabile il contributo delle donne in tutti gli ambiti dell’attività umana, iniziando dalla famiglia. Ma soltanto riconoscerlo… È sufficiente?”. È la domanda che Papa Francesco si pone all’inizio del suo videomessaggio dedicato all’intenzione universale del mese di maggio dell’Apostolato della preghiera:

“Hemos hecho muy poco por las mujeres…
Abbiamo fatto molto poco – riconosce il Papa – per le donne che si trovano in situazioni molto difficili, disprezzate, emarginate, e perfino ridotte in schiavitù”. “Dobbiamo condannare – soggiunge – la violenza sessuale che soffrono le donne ed eliminare gli ostacoli che impediscono il loro pieno inserimento nella vita sociale, politica ed economica”.

“Se pensi che questo è giusto – conclude Francesco – fa conoscere questa petizione con me”:

“Es una oración: para que en todos los países…
È una preghiera: perché in tutti i Paesi del mondo le donne siano onorate e rispettate, e sia valorizzato il loro imprescindibile contributo sociale”.

Durante il videomessaggio compare in sovraimpressione una serie di affermazioni sul tema della tutela del lavoro femminile:
“Il mio lavoro vale tanto quanto quello di un uomo.
Non sarò mai una schiava
No alla violenza di genere.
Basta con la discriminazione nel lavoro
Uomini e donne siamo figli di Dio”.