Messa per i malati con il vescovo Alberto Tanasini: “curarsi di loro è una vocazione e un privilegio”

CHIAVARI – Oggi tutta la Chiesa celebra la giornata del malato, istituita 25 anni fa da S. Giovanni Paolo II nella data della prima apparizione mariana a Bernadette a Lourdes, ovvero l’11 febbraio 1858. Nella Cattedrale di N. S. dell’Orto a Chiavari il vescovo Alberto Tanasini ha celebrato la S. Messa, dedicata agli ammalati: molti di loro hanno raggiunto la Cattedrale accompagnati dai parenti, circa quaranta sono stati portati in pullmino dalle case di riposo. L’appuntamento è stato promosso dalla diocesi di Chiavari e realizzato grazie alla collaborazione dell’Unitalsi, dell’Oftal, dei Volontari della Sofferenza, della Croce Bianca di Rapallo e della Croce Verde di Chiavari e di Sestri L. Mons. Tanasini all’inizio della celebrazione ha salutato con affetto i malati, i medici, gli operatori sanitari, i volontari, coloro che nelle case si prendono cura dei loro ammalati. “Per vivere questa giornata -ha detto il vescovo nell’omelia- dobbiamo rinnovare il sguardo di tenerezza di Maria. Gli ammalati sono preziosi; non hanno qualcosa di meno, ma qualcosa di più, ovvero la sofferenza. Il Signore li ha dati a noi, perché impariamo ad amare i poveri, gli umili, i fragili. Noi impariamo dagli ammalati a vivere nella fiducia in Dio, nell’abbandono: l’infermo sa che la forza gli viene data solo dall’essere unito a Gesù. Curarsi degli ammalati è una vocazione, un privilegio. Oggi è una giornata in cui esplode la carità”.