Parchi liguri, nuove riduzioni di fondi all’orizzonte

GENOVA – Si addensano nubi sul futuro dei Parchi liguri. Se per il 2017 lo stanziamento regionale è lo stesso dell’anno precedente (più basso, però, del 2015), per il 2018 l’assessore Stefano Mai, che da pochi mesi ha acquisito la delega ai parchi dal collega Giampedrone, lascia poche speranze: ci sarà una nuova riduzione dei finanziamenti trasferiti dalle Regioni alle aree protette. Non è ancora chiaro a quanto ammonterà, questo nuovo taglio, ma è praticamente certo che ci sarà.

Cercare fondi in Europa, dunque, è la strada da percorrere. Come? Attraverso il Piano di Sviluppo Rurale, ad esempio, o presentando progetti dettagliati a Bruxelles in grado di conquistare risorse; facendo rete, infine, perchè le buone pratiche portate avanti da uno dei Parchi liguri possano essere adottate anche da altri enti regionali. Se, poi, il Parco di Portofino diventerà nazionale, e il disegno di legge è già stato approvato da uno dei due rami del Parlamento, i 600 mila euro destiati annualmente dalla Regione a quest’area potrebbero essere ripartiti fra gli altri Parchi.
Ma la presidente del Parco Antola, Daniela Segale, intervenuta ieri sera nel corso della nostra trasmissione Buona sera, non ha dubbi: bisogna tentare altre strade, anche coinvolgendo i privati. Con siti internet particolarmente efficaci in grado di incuriosire potenziali turisti (il Parco dell’Antola ha verificato che la stragrande maggioranza degli accessi ai siti dei piccoli Comuni dell’entroterra avviene dall’estero) e di attrarre investitori