Ceneri, Papa Francesco invita a tornare a Dio: il Signore ci aspetta

CITTA’ DEL VATICANO – Sfiducia, apatia e rassegnazione sono demoni che paralizzano l’anima. Fermarsi, guardare e ritornare possono invece riscaldare il cuore credente. Lo ha sottolineato il Papa durante la Messa presieduta, con il rito della benedizione e dell’imposizione delle Ceneri, nella Basilica di S. Sabina.  Ogni giorno, ha detto Francesco, si levano voci che approfittano di dolore e incertezza per seminare sfiducia, i cui frutti sono apatia e rassegnazione. La Quaresima, ha aggiunto, è un tempo propizio per correggere gli accordi dissonanti della vita cristiana per accogliere la nuova, gioiosa e speranzosa notizia della Pasqua. Il Papa ha esortato a fermare il ritmo frenetico della quotidianità: vivere in modo accelerato, ha detto, disperde, divide e finisce per distruggere il tempo della famiglia, dell’amicizia, dei figli, dei nonni, il tempo della gratuità e quello di Dio. Fermati, ha proseguito il Pontefice, davanti al vuoto di ciò che è istantaneo, momentaneo ed effimero, che ci priva delle radici, dei legami e del valore dei percorsi. Di qui la seconda parola: guardare. Guarda, l’invito di Francesco, i segni che impediscono di spegnere la carità, che mantengono viva la fiamma della fede e i volti vivi della tenerezza e della bontà di Dio che opera in mezzo a noi, come quelli dei bambini, carichi di futuro e speranza, degli anziani, dei pentiti e di chi cerca di rimediare ai propri errori. Infine, ha detto, di guardare e contemplare l’amore di Gesù Crocifisso, che dalla croce continua a essere portatore di speranza. Francesco ha completato la sequenza di passi da compiere per scaldare il cuore aggiungendo l’ultimo tassello: ritornare tra le braccia del Padre. Tornare senza paura alle braccia desiderose e protese di un Dio ricco di misericordia e che ci aspetta. Il Signore non si stanca né si stancherà di tendere la mano, ha quindi concluso il Pontefice.