Il dramma della tratta tocca anche la Liguria. Preghiera a Genova per tutte le vittime

GENOVA – Nel 2021 succede ancora quello che toccò a fine 800 a Bakhita, venduta
ai mercanti di schiavi. La messa nella chiesa delle Vigne a Genova è stata l’occasione per riflettere su un fenomeno in evoluzione e che si consuma ogni giorno, anche sulle strade liguri. Toccanti le testimonianze proiettate: le ragazze arrivano in Italia con la promessa di studiare e fare soldi. Ma il denaro servirà per pagare i debiti: i salvatori si trasformano in aguzzini, quella che si credeva fosse una sorella diventa la madame, la trafficante. Ci sono storie difficili sui marciapiedi delle nostre città. Con il progetto “Hope this helps”, in Liguria sono state implementate le unità di strada. Non è facile guadagnare la loro fiducia, ma in fondo i volontari entrano in campo in punta di piedi, con un the caldo o con una preghiera. Come si fa ad essere misericordiosi di fronte a chi ci fa del male?, ha domandato l’Arcivescovo di Genova nell’omelia. L’unica strada, ha quindi spiegato, è fidarsi di Dio. L’altra strada, dice nel video suor Eugenia Bonetti, è continuare a lottare per fermare la tratta e dare un nome a chi ancora oggi la permette.