Può iniziare l’iter preparatorio alla causa di beatificazione di Albino Badinelli

CHIAVARI – Si apre ufficialmente l’iter preparatorio all’apertura della causa di beatificazione e canonizzazione del carabiniere Albino Badinelli, ucciso dai nazifascisti il 2 settembre 1944 davanti al cimitero di Santo Stefano d’Aveto: è giunto infatti il nulla-osta della Congregazione delle Cause dei Santi.
Albino Badinelli nacque ad Allegrezze il 6 marzo 1920; carabiniere ausiliario dal 10 giugno 1940, si consegnò alla Casa littoria di Santo Stefano nel settembre del 44, quando il comandante della divisione nazifascista Gerolamo Cadelo ordinò a tutti i giovani della Resistenza e a coloro che si erano sottratti alle armi di presentarsi al comando, pena la fucilazione di diversi civili che erano stati rastrellati alcuni giorni prima. Accusato di essere un disertore venne condannato a fucilazione.
Lungo la strada affidò a mons. Giuseppe Monteverde il suo perdono per chi lo stava per uccidere; prima di essere fucilato, ripeté le parole di perdono di Cristo in croce.
Il “Comitato Albino Badinelli”, presieduto dal pronipote don Tommaso Mazza, ha svolto numerose ricerche in collaborazione con l’Autorità ecclesiastica e con l’Arma dei Carabinieri per riconoscerne la fama di santità. La Congregazione vaticana delle Cause dei Santi ha trasferito la competenza dalla diocesi di Piacenza-Bobbio a quella di Chiavari. Dopo l’accettazione da parte dell’allora vescovo Alberto Tanasini, il Comitato ha scelto come postulatore don Luca Sardella, che lo scorso 2 luglio ha chiesto l’apertura della causa al vescovo di Chiavari, mons. Giampio Devasini. Successivamente i vescovi della Conferenza Episcopale ligure hanno dato il loro parere favorevole.