Grandine e freddo: colpite le coltivazioni dell’entroterra del Tigullio

TIGULLIO – Un giovedì nero per gran parte dell’Italia dal punto di vista meteo quello di ieri, con numerose regioni interessate da violenti temporali e trombe d’aria accompagnati dalla grandine. Anche la Liguria è stata interessata da questi fenomeni, con la neve copiosa tornata a fare la sua comparsa in Val d’Aveto. In Liguria le colture maggiormente colpite, spiega la Coldiretti Liguria, sono state frutta, fave, zucchine e orticole tipiche del 25 aprile e del 1° maggio. Interessate la zona del genovesato e il Tigullio, soprattutto nell’area compresa tra Santa Margherita Ligure, Rapallo e l’entroterra di Chiavari, da Caperana a Carasco passando per l’area di Ne, fino ad arrivare anche alla Val Fontanabuona. “Per la conta effettiva dei danni – precisa Gianluca Boeri Presidente di Coldiretti Liguria – dovremo aspettare i prossimi giorni. Purtroppo al momento non possiamo escludere neppure l’insorgenza di problemi indiretti alle colture, germogli in primis, a causa del forte sbalzo termico legato al repentino calo delle temperature che ha interessato l’intera regione”. Uno scenario che rischia di indebolire ulteriormente un’agricoltura già vessata a causa della siccità e della situazione economica contingente. Mentre oggi è tornato il sole, nel fine settimana è previsto un altro passaggio freddo e perturbato.