Mons. Warduni a Rimini: “immorale non intervenire in Iraq per fermare il massacro”

130819_MEETING RIMINIRIMINI – “Se continuerete a dormire i terroristi arriveranno fin sotto le vostre case. Bisogna intervenire per via diplomatica e se necessario per via armata”. Dal Meeting di Rimini, dove è ospite, il vescovo ausiliare caldeo di Baghdad, monsignor Shlemon Warduni, denuncia l’inerzia occidentale di fronte ai massacri perpetrati ai danni di cristiani, yazidi e membri di altre minoranze presenti in Iraq. “Sono qui per gridare all’Occidente di svegliarsi da un sonno durato troppo tempo. I Paesi occidentali si muovono solo per interesse, primo fra tutti la vendita di armi e di petrolio. È immorale non intervenire per salvare vite umane” dichiara il vescovo che non esita a definire “genocidio” ciò che sta avvenendo. “Ogni giorno – ricorda – vengono calpestati di diritti umani di migliaia di persone costrette a fuggire, a pagare un tributo per restare nelle case o a convertirsi all’Islam”. Da mons. Warduni anche la richiesta di impedire “l’approvvigionamento di armi ai terroristi e di punire chi li finanzia”. Il ricordo dell’embargo all’Iraq, quando invase il Kuwait, per Warduni non trova riscontro adesso “per cose ben peggiori. Solo silenzio, perché?”. “Scandaloso – incalza – che nessuno denunci lo sfregio alla dignità delle donne, specialmente yazide, vendute al mercato come schiave sessuali per i miliziani dell’Isis che non sono veri islamici ma solo esaltati che praticano il male”.