CITTA’ DEL VATICANO – La vicinanza e la preghiera del Papa all’Angelus per le popolazioni dell’Italia centrale colpite ancora dal terremoto, tra i più intensi del secolo, che ha provocato estese distruzioni e danni irreparabili, fortunatamente senza vittime. Nella catechesi, invece, prendendo spunto dal Vangelo, Francesco si è soffermato sull’incontro di Gesù con Zaccheo, capo dei pubblicani, esattore delle tasse, collaboratore dei romani, ritenuto dal suo popolo un furfante, arricchitosi sulle pelle del prossimo. “Lo sguardo di Gesù va oltre i peccati e i pregiudizi – ha spiegato il Papa – Vede la persona con gli occhi di Dio, che non si ferma al male passato, ma intravede il bene futuro; Gesù non si rassegna alle chiusure, ma apre sempre – sempre apre – nuovi spazi di vita; non si ferma alle apparenze, ma guarda al cuore”.
