Due incontri con Agnese Moro nel Tigullio

Agnese Moro durante il convegno "Mino Martinazzoli: tra cattolicesimo liberale e cattolicesimo democratico" presso la Sala della Lupa della Camera, questo pomeriggio 04 ottobre 2011 a Roma. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

TIGULLIO – “La forza del perdono”: due incontri con i giovani per Agnese Moro, figlia di Aldo, politico italiano ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978. Al centro del dialogo la vicenda personale di Agnese che sta vivendo un cammino di riconciliazione con alcuni esponenti del terrorismo che furono coinvolti nell’uccisione del padre. I due appuntamenti nel Tigullio sono il ° marzo,  alle ore 20.45 all’oratorio della parrocchia di San Bartolomeo della Ginestra a Sestri Levante, a cura della locale pastorale giovanile. Un’iniziativa aperta a tutti. Modera il giornalista Roberto Pettinaroli; e poi il 2 marzo, alle 10.30, all’auditorium delle Clarisse di Rapallo, a cura dell’Ufficio Scuola della Diocesi di Chiavari, con la partecipazione degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio. In particolare un gruppo di studenti del liceo “Da Vigo” di Rapallo guiderà il dialogo con Agnese Moro. L’iniziativa rientra nel progetto #crederenoncredere che propone quest’anno testimonianze sul tema del perdono e dell’accoglienza.
Agnese Moro, 63 anni, sociopsicologa, ricercatrice di Laboratorio di scienze della cittadinanza, è la più giovane dei figli di Aldo Moro, lo statista rapito il 16 marzo 1978 e ucciso il 9 maggio successivo dalle Brigate Rosse. È socia di Asdo, l’Assemblea delle donne per lo sviluppo e la lotta all’esclusione sociale ed è impegnata nelle attività dell’Accademia di studi storici “Aldo Moro”. Con il libro “Un uomo così. Ricordando mio padre” ha ricevuto il premio speciale “Anna Maria Ortese” nella XX edizione del premio letterario Rapallo-Carige