Il Papa alle Autorità thailandesi: “Le società hanno bisogno di “artigiani dell’ospitalità”

BANGKOK – Papa Francesco ha pronunciato il primo discorso ufficiale in terra thailandese incontrando le Autorità politiche e religiose, la Società civile ed il Corpo diplomatico alla Governmental House di Bangkok, il Palazzo che dal 1943 ospita l’ufficio del Primo Ministro.
Francesco è il secondo Pontefice in visita nella Terra dei Thai, dopo Giovanni Paolo II. l Primo Ministro, generale Prayuth Chan-ocha, ha sottolineato che questa visita cade nel 350mo anniversario della instaurazione della missione cattolica del Siam, e il 50mo anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra la Thailandia e la Santa Sede. Il generale ha anche ricordato il recente vertice dell’Associazione dei Paesi del Sud Est Asiatico, e ha attribuito grande importanza a promuovere la cooperazione degli Stati membri per uno sviluppo sostenibile, in sintonia con la visione del Pontefice auspicando di poter lavorare in stretta collaborazione anche a livello multilaterale.
Nel salone d’onore del palazzo, il Papa ha puntato l’attenzione sui rischi della globalizzazione considerata troppo spesso in termini strettamente economico-finanziari ed incline a cancellare le note essenziali che configurano e generano la bellezza e l’anima dei nostri popoli. Per questo Francesco si è congratulato con il governo di Bangkok per aver creato una Commissione Etico-Sociale, aperta alle religioni tradizionali del Paese per raccoglierne i contributi e mantener viva la memoria spirituale del popolo.
Apprezzando l’accoglienza accordata dalla Thailandia a migranti e rifugiati in fuga da Paesi vicini, il Papa ha auspicato che la comunità internazionale agisca con responsabilità e lungimiranza per risolvere i problemi alla base di questo tragico esodo e promuovere una migrazione sicura, ordinata e regolare. Sempre presenti nel cuore del Papa i piccoli della terra, soprattutto quelli violati nel corpo e nell’anima: “Penso”, ha detto, “a quelle donne e a quei bambini del nostro tempo che sono particolarmente feriti, violentati ed esposti ad ogni forma di sfruttamento, schiavitù, violenza e abuso. Esprimo la mia riconoscenza al governo thailandese per i suoi sforzi volti ad estirpare questo flagello, come pure a tutte le persone e le organizzazioni che lavorano instancabilmente per sradicare questo male”.
Inoltre, ricordando il 30mo anniversario della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il Pontefice ha ribadito la necessità di proteggere il benessere dei bambini, la loro crescita fisica, psicologica e spirituale e il loro accesso all’educazione.
Francesco ha invitato tutti i presenti ad impegnarsi personalmente in un progetto di sviluppo integrale dei popoli nella giustizia, nella solidarietà e nell’armonia fraterna poichè, ha sottolineato, “il futuro dei nostri popoli è legato, in larga misura, al modo in cui garantiremo ai nostri figli un futuro nella dignità”.