Rapporto Caritas: allarme povertà nel Tigullio

CHIAVARI – Sono 800 le persone che nel corso dello scorso anno si sono rivolti ad uno dei sette centri di ascolto gestiti dalla caritasi diocesana nel Tigullio. 426 i casi aperti e seguiti dagli operatori, quasi un 50% in più rispetto all’anno precedente quando erano stati 225. Tra questi sempre più numerosi sono quelli che appartengono alle giovani generazioni: quella fascia d’età compresa tra i 25 e i 45 anni, e le donne, ben il 58%. Elevato anche il numero di stranieri seguiti, oltre 270. E’ questa la mappa della nuova povertà tracciata anche per il comprensorio di Chiavari dagli uffici della caritas diocesana in occasione della presentazione del “Dossier regionale 2008 sulle povertà”, avvenuta ieri a Genova. Nuovi poveri e sempre più giovani. Tra le cause principali che fanno precipitare le persone nella condizione di povertà: la perdita del lavoro, la disoccupazione e la mancanza di una casa. A livello regionale sono state 14736 le persone che nel corso dello scorso anno si sono rivolte ad uno degli 81 centri di ascolto presenti sul territorio ligure (7 dei quali attivi nel Tigullio) per essere aiutate e seguite. Quasi 5 mila in più rispetto all’anno precedente quando le persone in difficoltà erano poco più di 10 mila. Di questi, il 53,5% sono uomini e il 66% stranieri in difficoltà. Rispetto al 2005 è aumentata anche del 3% la percentuale di italiani che si sono rivolti ad un centro di ascolto, mentre tra i dati significativi c’è quello che interessa le giovani generazioni. Sono infatti solo il 7% del totale gli ultra sessantacinquenni che chiedono aiuto, mentre si conferma la fragilità sociale dei giovani tra i 30 e i 40 anni di età.