Calo dei turisti per il periodo natalizio nel Tigullio

TIGULLIO – Bene ad agosto, settembre e ottobre, così così a novembre. Dicembre un disastro. Stiamo parlando di turismo. Le presenze nel territorio non sono ancora state rilevate in modo ufficiale, ma il giorno dopo S. Stefano gli albergatori del Tigullio rivelano cifre drammatiche. Chiuderemo dicembre con un calo nelle presenze del 30%, ha dichiarato il presidente degli albergatori del Tigullio Stefano Zerbi. Sono molte le stanze d’hotel rimaste vuote anche a Chiavari, per un calo del 50% rispetto al 2007, ha detto il presidente degli albergatori di Chiavari Lamberto Lambruschi. La colpa, questa volta, pare essere della neve, che ha portato potenziali turisti a scegliere mete d’altura. Pare che anche per il periodo di capodanno le cose non cambieranno. Lambruschi ha dichiarato che molti hanno scelto microvacanze da un giorno, massimo due. Pare che oggi le microvacanze siano la scelta di circa 7 milioni di italiani. I ristoranti, invece, hanno lavorato piuttosto bene, ha spiegato ancora Lamberto Lambruschi. Ma anche in questo caso c’è un doppio segnale: le prenotazioni sono state numerose, infatti, ma come ogni anno i ristoranti del comprensorio avevano preparato i soliti tavoli per i turisti dell’ultima ora. Anche questi sono rimasti ignorati. Quello che ci manca in questo momento, ha proseguito il presidente degli albergatori, sono proprio le persone di passaggio. Dato che, secondo le ultime previsioni, il Capodanno non salverà la stagione, si può dire che il 2008 è stato un anno tragico per il turismo, soprattutto nell’ultimo periodo. I dati rilevati dalla Provincia dicono che ad ottobre c’è stata una flessione negli arrivi pari a -3,85%. Per essere più precisi, sulla costa del Levante, il calo è stato del 9,73% negli arrivi e del 5,77 nelle presenze. Scendendo nel Tigullio, troviamo un -9% di arrivi e -6,23% nelle presenze. “Il fenomeno turistico ha risentito soprattutto dell’economia altalenante – ha detto l’assessore provinciale al turismo Anna Dagnino – per questo motivo occorre proporre nuovi eventi e un’attenta programmazione territoriale.