Il Papa al Corpo Diplomatico: priorità per pace, poveri e dialogo

<br />

CITTA’ DEL VATICANO – Il tema della pace, della laicità e del dialogo interculturale ed interreligioso sono stati il cuore del tradizionale incontro di inizio anno fra il Santo Padre e il Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede. A formulare il saluto a Benedetto XVI è stato il nuovo decano del Corpo diplomatico, l’ambasciatore dell’Honduras Alejandro Valladares Lanza, che ha descritto a tinte fosche il 2008 appena concluso, parlando di guerre, di atti di terrorismo, di persecuzioni religiose e sofferenze umane causate dalle malattie e dalla fame. Per questo, secondo l’ambasciatore, è sempre più importante ascoltare l’insegnamento del Papa, ma anche spendere tutti gli sforzi, perché essi possano concretizzarsi. Benedetto XVI nel suo intervento ha ricalcato il pensiero espresso nel messaggio per la Giornata Mondiale della Pace. “Occorre ridare speranza ai poveri”, ha detto, ricordando le “persone e famiglie colpite dalla crisi finanziaria ed economica” e “la crisi alimentare e il surriscaldamento climatico, che rendono diffile l’accesso al cibo e all’acqua alle popolazioni più povere”. Il Papa ha ripercorso i viaggi apostolici dello scorso anno, ha ricordato la Giornata mondiale della gioventù, e si è poi soffermato sui “gravissimi attacchi di cui sono state vittime, l’anno scorso, migliaia di cristiani”. “È nella povertà morale”, ha rilevato, “che simili abusi affondano le loro radici”. “Il cristianesimo è al servizio del vero bene dell’umanità”, ha ricordato, chiedendo “alle autorità civili e politiche” di “adoperarsi con energia per mettere fine all’intolleranza e alle vessazioni” e “incoraggiare con ogni mezzo il giusto rispetto per tutte le religioni”.