Angelus:a Conversione è credere a Gesù morto e risorto

<br />CITTA’ DEL VATICANO – “Cari ragazzi, con l’aiuto di Gesù siate sempre costruttori di pace a casa, a scuola, nello sport e dappertutto.” Con queste parole Benedetto XVI ha salutato i ragazzi dell’Azione Cattolica della diocesi di Roma, a conclusione del mese della pace. Il Papa, all’Angelus, ha posto in relazione il Vangelo della domenica, sulla prima predicazione di Gesù in Galilea, alla data del 25 gennaio, memoria della “Conversione di san Paolo”. “Saulo si è convertito perché – ha spiegato Benedetto XVI –  grazie alla luce divina, “ha creduto nel Vangelo”. In questo consiste la sua e la nostra conversione: nel credere in Gesù morto e risorto e nell’aprirsi all’illuminazione della sua grazia divina. A conclusione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, l’invito alla conversione, avvalorato dalla testimonianza di san Paolo, risuona particolarmente importante anche sul piano ecumenico. Certo, noi cristiani – ha aggiunto il Papa – non abbiamo ancora conseguito la mèta della piena unità, ma se ci lasciamo continuamente convertire dal Signore Gesù, vi giungeremo sicuramente. Il Pontefice ha ricordato la Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra: “Mi rallegro che le Nazioni Unite – ha detto – abbiano sollecitato gli Stati alla tutela dei malati di lebbra e dei loro familiari. Poi un richiamo ai popoli di vari Paesi dell’Asia Orientale che si preparano a celebrare il capodanno lunare “Auguro a loro di vivere questa festa nella gioia. La gioia è l’espressione dell’essere in armonia con se stessi: e ciò può derivare solo dall’essere in armonia con Dio e con la sua creazione.”