Il Papa ai giornalisti cattolici: serve il coraggio della coerenza

<p></p>CITTA’ DEL VATICANO – Coraggio della coerenza con i propri valori, anche a costo di pagare di persona, e dialogo col mondo laico alla ricerca di valori condivisi: sono le indicazioni offerte da Benedetto XVI in una lettera ai giornalisti dell’Ucsi, l’Unione cattolica della stampa italiana, che in questi giorni ha celebrato a Roma il suo Congresso nazionale, nel cinquantesimo di fondazione.
Il Papa esprime il suo apprezzamento “per il prezioso servizio che l’Ucsi ha offerto, nel corso dei suoi cinquant’anni di vita, alla Chiesa e al Paese”. In questo periodo – rileva – “molte cose sono cambiate”. In modo più visibile in settori come la scienza, la tecnologia, l’economia e la geopolitica; “in modo meno appariscente, ma più profondo e anche più preoccupante – sottolinea – nell’ambito della cultura corrente, nella quale sembra essersi notevolmente affievolito, insieme con il rispetto per la dignità della persona, il senso dei valori quali la giustizia, la libertà, la solidarietà, che sono essenziali per la sopravvivenza di una società”. I giornalisti cattolici – ha aggiunto – troveranno tanto più facilmente ascolto, in particolare tra i laici, “quanto più coerente” sarà la loro testimonianza”, anche se “silenziosa, senza etichette ma di sostanza” e “ispirata ai valori della fede”. Si tratta di “un compito sempre più esigente, nel quale gli spazi di libertà sono spesso minacciati e gli interessi economici e politici hanno non di rado il sopravvento sullo spirito di servizio e sul criterio del bene comune”. Per questo il Papa esorta i giornalisti cattolici “a non cedere a compromessi” ma “ad avere il coraggio della coerenza, anche a costo di pagare di persona: la serenità della coscienza – conclude Benedetto XVI – non ha prezzo”.