BORZONASCA – Si è costituito il Consorzio per la nocciola Misto Chiavari, che dovrà presentare la domanda al Ministero delle Politiche Agricole, per ottenere l’Indicazione Geografica Protetta. E’ un nuovo passo avanti verso la conclusione del lungo inter iniziato ben tre anni fa, su input della Comunità Montana Valli Aveto Graveglia e Sturla. L’obiettivo finale è quello di vendere su larga scala le nocciole e i loro derivati, aprendo un varco nelle fila della grande distribuzione, che necessita di disciplinari completi di coltivazione per poter commercializzare un prodotto. L’iter è a buon punto: sono pronte le relazioni tecniche e quelle storiche, che entro un mese, dopo un breve passaggio in Regione, verranno inoltrate al Ministero assieme alla domanda. Al Consorzio al momento hanno aderito i Comuni di San Colombano Certenoli, Leivi e Mezzanego, oltre alla Comunità Montana Fontanabuona e Aveto Graveglia e Sturla. Sono una trentina i nocciolicoltori consorziati. Puntano al rilancioe alla valorizzazione di una produzione di nicchia, ottima sotto il profilo della qualità. L’ottenimento del marchio Igp significa per loro impostare tutta la coltivazione secondo parametri determinati e seguendo un disciplinare prefissato. Ma significa anche poter varcare la soglia di un mercato che fino ad oggi era precluso. Per questo, per i nocciolicoltori del nostro entroterra sarebbe auspicabile che la conferma dell’Igp arrivasse entro agosto, ossia entro il raccolto. In questo modo già nella prossima stagione sugli scaffali della grande distribuzione potremmo trovare i derivati dalle nocciole Igp “Misto Chiavari”. Ma i tempi della burocrazia, si sa, spesso sono piuttosto lunghi.