Crisi economica: incontro Provincia e territorio

CHIAVARI – Lo sblocco dei fondi europei FAS per far arrivare anche nel Tigullio una parte dei 350 milioni destinati alla Liguria, estendere la copertura degli ammortizzatori sociali ad altri settori produttivi, migliorare i procedimenti autorizzativi per la realizzazione delle opere infrastrutturali e una maggiore tutela delle attività produttive del territorio: sono alcuni dei punti individuati nel corso dell’incontro che si è svolto questo pomeriggio a Chiavari nella sala presidenziale della Società Economica tra il Presidente della Provincia di Genova Alessandro Repetto, l’assessore allo sviluppo economico Paolo Perfigli e alcuni dei sindaci del Tigullio, la locale associazione Industriali e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. Quello che si è cercato di tracciare è un nuovo patto con il territorio per elaborare un’analisi condivisa della situazione economica e individuare una piattaforma di lavoro condivisa che sappia coordinare gli interventi da mettere in atto per affrontare gli effetti della crisi sul territorio. Tutto questo alla luce dei 50 milioni di euro di finanziamento a sostegno delle imprese messi a disposizione con una delibera dalla Regione Liguria. Tra gli interventi già attuabili proposti dall’assessore Perfigli ci sono l’insediamento industriale della Piana di Seriallo nel Comune di Leivi (nella quale dovrebbe trasferirsi la Lames), la realizzazione della rete dei depuratori del comprensorio e gli interventi di messa in sicurezza del bacino dell’Entella. Da parte sua il Presidente Repetto ha voluto sottolineare come la provincia possa non solo puntare sul settore della formazione e delle politiche del lavoro, di sua diretta competenza, ma essere un punto di riferimento per coordinare gli interventi e aiutare anche quelle realtà che ad oggi non hanno i requisiti per accedere alla Cassa Integrazione. Una situazione che comunque rimane critica secondo i sindacati. Ad oggi 14 le aziende del Tigullio e del Golfo Paradiso che sono dovute ricorrere alla Cassa Integrazione Ordinaria a rotazione per un totale di quasi 700 i lavoratori (ultima la ditta Razzetto e Casaretto di Sori operante nel settore della nautica e che impiega 38 dipendenti).