Presentati i bandi per recupero alloggi a canone sostenibile

MEZZANEGO – Sarà a disposizione da domani all’ufficio anagrafe del Comune di Mezzanego la documentazione necessaria per partecipare al programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile. Un progetto promosso dalla giunta della Regione Liguria la quale, con decreto, ha messo a disposizione quasi 12 milioni e mezzo di euro, di cui più di 9,5 milioni di quota statale, che ha come obiettivo il recupero, da parte di soggetti privati, di edifici in disuso o abbandonati. Tra gli 86 comuni liguri selezionati, Mezzanego è uno dei pochi dell’entroterra a partecipare e l’unico di quelli della Comunità Montana Valli Aveto, Graveglia e Sturla. Dopo la buona partecipazione ai due incontri promossi dall’amministrazione comunale, più di una trentina le persone che hanno seguito la presentazione del bando, ha preso così avvio per Mezzanego la fase operativa al termine della quale il Comune presenterà agli uffici della regione, entro il prossimo 31 marzo, il piano dettagliato degli interventi fattibili sul proprio territorio. Piano che per essere presentato prevede un volume di investimenti minimo di 1 milione e mezzo di euro, all’interno dei quali sono compresi alcuni interventi pubblici di riqualificazione urbana con la realizzazione di percorsi protetti, spazi di aggregazione, riorganizzazione delle aree di soste, piste ciclabili, parcheggi, manutenzione, cura del verde e miglioramento della visibilità. Entro questa settimana è necessario far pervenire in Comune il proprio interessamento. Così facendo gli uffici comunali metteranno a disposizione un tecnico che, dopo un sopralluogo, elaborerà il progetto che verrà poi inserito in quelli da presentare in Regione la quale a sua volta stilerà la graduatoria definitiva dei finanziamenti. Secondo il vicesindaco di Mezzanego Danilo Repetto, che si sta occupando della promozione e pianificazione del bando, sul territorio del Comune sono una dozzina gli interventi che possono essere portati a termine. Per l’intervento di recupero edilizio è prevista la copertura con finanziamento regionale del 45% dell’intervento e il resto a carico del privato, per il quale resta il vincolo 25ennale di destinazione dell’abitazione recuperata all’affitto a canone convenzionato pari a circa il 70% di quello stabilito dal mercato, il cosidetto contratto 3+2. Per ottenere i finanziamenti inoltre è necessario che gli interventi, che non hanno tetto di spesa complessiva, abbiano un costo massimo a metro quadro di 1.800 euro.