Il valore del digiuno cristiano nel tempo di Quaresima

<br />CITTA’ DEL VATICANO – Oggi, mercoledì delle ceneri, inizia la Quaresima. Il Papa non terrà la consueta Udienza generale, ma presiederà il rito di benedizione e imposizione delle Ceneri, al termine della Celebrazione Eucaristica nella Basilica romana di Santa Sabina. Nel messaggio per la Quaresima 2009, Benedetto XVI ha concentrato la riflessione sulla pratica del digiuno che “ai giorni nostri – scrive il Pontefice – pare aver perso un po’ della sua valenza spirituale e aver acquistato piuttosto, in una cultura segnata dalla ricerca del benessere materiale, il valore di una misura terapeutica per la cura del proprio corpo”. Il card. Paul Josef Cordes, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, si sofferma sul valore attribuito da Benedetto XVI al digiuno cristiano: “Viviamo in un mondo in cui c’è il culto del corpo. E’ vero che San Paolo dice: “Nessuno ha mai disprezzato il proprio corpo” e dunque è importante voler bene al corpo. Ma qualche volta questa cura è esagerata. Quindi, da parte del Papa era importante parlare del digiuno. Inoltre, anche altre religioni praticano il digiuno. Conosciamo il Ramadan dell’islam: in un contesto di diversità religiose, quindi, è un compito molto importante sottolineare prima il digiuno e dopo riscoprire anche lo specifico del cristiano”.
Il porporato parla poi del contributo che i digiuno volontario può dare per combattere la fame nel mondo.“Se io nego qualche cosa di buono e di utile al mio corpo, mi rimane anche una certa somma di denaro. Se io nego ai miei occhi la televisione per un certo tempo, avrò tempo per pregare. Se io cancello nel mio cuore l’orgoglio, avrò forse desiderio di confessarmi. Così, il tempo di Quaresima è per me un tempo di approfondimento della vita cristiana. E’ quasi un esercizio spirituale. La Chiesa ci offre 40 giorni per prepararci alla Pasqua”.