Il Papa in Campidoglio: “Roma faro di vita e libertà”

<br />ROMA – Ad accogliere Benedetto XVI in Campidoglio questa mattina è stato il padrone di casa il sindaco di Roma Gianni Alemanno, con la moglie Isabella Rauti. Li ha accompagnati il cardinale vicario di Roma Agostino Vallini. Il Santo Padre è salito lungo la breve scalinata laterale del Palazzo Senatorio, dove si è svolto il colloquio con il primo cittadino. Il primo momento ufficiale della visita si è svolto nella Sala dell’Arazzo, dove Benedetto XVI ha salutato numerose autorità, assessori della giunta, consiglieri comunali, ma anche il Presidente della Regione Lazio Marrazzo e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. Successivamente il Papa ha firmato il Libro d’Oro del Comune di Roma nella Sala delle Bandiere. Poi il trasferimento nella Sala Giulio Cesare dove Benedetto XVI ha partecipato ad una seduta straordinaria del consiglio comunale capitolino. Benedetto XVI è stato il quarto Pontefice salito alla rocca capitolina dopo Pio IX (16 settembre 1870), Paolo VI (16 aprile 1966) e Giovanni Paolo II (15 gennaio 1998). Il primo invito formulato dal Santo Padre è stato ad operare perchè  Roma “continui ad essere faro di vita e di libertà, di civiltà morale e di sviluppo sostenibile, promosso nel rispetto della dignità di ogni essere umano e della sua fede religiosa”. “La Chiesa cattolica – ha assicurato il Santo Padre – non farà mancare il suo attivo sostegno ad ogni iniziativa culturale e sociale rivolta a promuovere il bene autentico di ogni persona e della Città nel suo insieme”. Il Papa ha poi fatto riferimento alla realtà multietnica della città di Roma e ha detto: “Attingendo nuova linfa alle radici della sua storia plasmata dal diritto antico e dalla fede cristiana Roma saprà trovare la forza per esigere da tutti il rispetto delle regole della convivenza civile e respingere ogni forma di intolleranza e discriminazione”. A queste parole Benedetto XVI ha fatto seguire un forte invito al recupero delle radici cristiane: “Nell’era post-moderna Roma deve riappropriarsi della sua anima più profonda, delle sue radici civili e cristiane, se vuole farsi promotrice di un nuovo umanesimo che ponga al centro la questione dell’uomo riconosciuto nella sua piena realtà”. Infine il rinnovato appello perchè l’emergenza educativa moderna non venga accantonata: Benedetto XVI ha ringraziato il sindaco Alemanno per il dono di un terreno, dove verrà costruito il “Centro Benedetto XVI”, un polo di accoglienza e formazione dedicato agli adolescenti disagiati, e ha detto di sentirsi “un anziano Pontefice che guarda fiducioso ai giovani e per essi prega ogni giorno”.