TIGULLIO – Spente le speranze nel decreto milleproroghe, ora i balneari guardano con fiducia al decreti anti crisi, che il Giverno sta mettendo a punto in questi giorni, e che dovrebbe essere varato a fine mese. Il tema all’ordine del giorno è il pagamento dei canoni demaniali, che al momento sarebbero ancora soggetti alle norme contenute nella Finanziaria 2007, con un forte aggravio di spesa per alcune strutture e un incremento più contenuto per altre. In termini pratici, dovrebbero ricevete la stangata gli stabilimenti balneari che hanno al loro interno attrezzature e spazi non strettamente dedicati alla balneazione, come ristoranti, discoteche, o altro. La situazione sarebbe talmente insostenibile, secondo quanto sostenuto dalle associazioni di categoria, che molti gestori potrebbero decidere di chiudere bottega. Secondo gli ultimi rilevamenti effettuati dalla Libera Associazione dei Concessionari degli Stabilimenti Balneari, in Liguria il numero degli addetti con il posto di lavoro a rischio si aggira attorno alle cinquecento unità. Le quattro associazioni che rappresentano i balneari avevano chiesto uno slittamento del termine per il versamento dei canoni a dicembre 2009, così da assicurarsi un numero congruo di mesi di lavoro per arrivare ad una revisione compessiva della materia fiscale concernente il settore. Ma la Ragioneria di Stato ha posto alcune eccezioni rispetto all’inclusione di questa norma nel decreto mille proroghe, suscitando il malcontento dei gestori. Ora la speranza è riposta nel decreto anti crisi: le quattro associazioni di categoria hanno chiesto al Governo l’inserimento delle modifiche contenute nel protoccollo d’intesa siglato con il sottosegretario al Turismo Brambilla. In questo modo, gli aumenti relativi ai canoni sarebbero spalmati in maniera equa fra tutti gli stabilimenti balneari, a prescindere dalla loro dotazione di servizi aggiuntivi. Il gettito sarebbe sostanzialmente mantenuto.