Benedetto XVI a Cassino: “Il monachesimo essenziale per la storia dell’Europa”

CASSINO – San Benedetto e il monachesimo hanno ancora tanto da offrire all’Europa: è il forte messaggio che Benedetto XVI ha lanciato da Cassino nella Messa concelebrata con i vescovi del Lazio, davanti ad almeno ventimila fedeli.Il sindaco della città, Bruno Scittarelli, ha annunciato che il luogo della celebrazione, Piazza Miranda, si chiamerà ora “Piazza Benedetto XVI”. Il Papa durante la celebrazione eucaristica ha invocato il dono della pace per l’umanità, appello particolarmente significativo in questa terra che ha recentemente commemorato il 65.mo anniversario della devastante Battaglia di Montecassino. Poi, nell’omelia, ha messo l’accento sull’attualità della tradizione benedettina. Montecassino, ha aggiunto, ci ricorda su quali solide fondamenta è cresciuta la cultura del Vecchio Continente: la ricerca di Dio e la disponibilità al suo ascolto. E questo vale anche nel nostro tempo. Il Santo Padre si è poi soffermato su ciascuno dei tre punti centrali della spiritualità benedettina, preghiera, lavoro e cultura, che hanno suggerito alcuni richiami: ascoltare la Parola di Dio, per promuovere l’evangelizzazione; umanizzare il mondo del lavoro, anche con la solidarietà per le persone in difficoltà a causa della crisi economica. “La ferita della disoccupazione che affligge questo territorio induca i responsabili della cosa pubblica, gli imprenditori e quanti ne hanno la possibilità a ricercare, con il contributo di tutti, valide soluzioni alla crisi occupazionale, creando nuovi posti di lavoro a salvaguardia delle famiglie”. Alla recita del Regina Coeli, Benedetto XVI ha ricordato la ferita aperta a Cassino durante la Seconda Guerra Mondiale e ha invocato una pace duratura per l’Europa e per tutto il mondo. “La pace”, ha ribadito il Papa, “è in primo luogo dono di Dio, ma un dono affidato all’impegno umano. Serve dunque uno sforzo “di lotta contro ogni forma di egoismo e di ingiustizia”. Per diventare costruttori di pace, ha avvertito, bisogna imparare “a combattere e vincere il male dentro di sé e nelle relazioni con gli altri”.