CITTA ‘ DEL VATICANO – I due apostoli dell’Oriente cristiano, i compatroni d’Europa Cirillo e Metodio, e la loro straordinaria esperienza di evangelizzazione condotta nel mondo slavo del nono secolo, sono stati al centro della catechesi di Benedetto XVI. Il Papa ha tenuto l’udienza generale in Piazza S. Pietro di fronte a 40 mila persone. Cirillo e Metodio applicarono in modo ispirato e diffuso i principi dell’inculturazione del Vangelo quando l’inculturazione non era stata ancora definita. E’ stato questo il più grande merito dei due fratelli: per il loro ruolo storico Cirillo e Metodio vennero proclamati da Giovanni Paolo II compatroni d’Europa insieme a S. Benedetto. Da Costantinopoli si sono recati in mezzo ai pagani della Grande Moravia con un’idea semplice e dirompente: non si può insegnare Cristo con una lingua e una scrittura che la gente non conosce e non capisce, ma bisogna presentarla con parole comprensibili e dunque va tradotta, integrata nel tessuto dov’è annunciata, in un sola parola: “inculturata”. Benedetto XVI ha messo a fuoco in questi termini il genio apostolico dei due fratelli greci. “Cirillo e Metodio erano convinti che i singoli popoli non potessero ritenere di aver ricevuto pienamente la Rivelazione finché non l’avessero udita nella propria lingua e letta nei caratteri propri del loro alfabeto”. Cirillo e Metodio costituiscono un esempio classico di ciò che oggi si indica col termine ‘inculturazione’: ogni popolo deve calare nella propria cultura il messaggio rivelato ed esprimerne la verità salvifica con il linguaggio che gli è proprio. Questo suppone un lavoro di ‘traduzione’ molto impegnativo, perché richiede l’individuazione di termini adeguati a riproporre, senza tradirla, la ricchezza della Parola rivelata. Di ciò i due fratelli hanno lasciato una testimonianza quanto mai significativa, alla quale la Chiesa guarda anche oggi per trarne ispirazione ed orientamento”. Al termine dell’udienza, il Pontefice ha rivolto un saluto al nuovo Patriarca della Chiesa di Antiochia dei siro-cattolici, Sua Beatitudine Mar Ignace Youssef III Younan, presente con una delegazione del Patriarcato mediorientale.