Accordo di pianificazione per la Piana del Seriallo

TIGULLIO – Nuovi insediamenti produttivi per il trasferimento della Lames, messa in sicurezza idraulica e soluzione delle criticità viarie della zona. Sono questi i punti chiave dell’accordo di pianificazione – votato all’unanimità dal Consiglio Provinciale e proposto dall’assessore Paolo Perfigli – tra Provincia, Regione, Comuni di Leivi e di San Colombano, sul progetto integrato di sistemazione idrogeologica e urbanistica di Seriallo, nel tratto terminale del torrente Lavagna. Nel dibattito sulla delibera – che traguarda al successivo e specifico accordo di programma con accesso, tramite la Regione anche alle risorse dei Fas (Fondi per le aree sottoutilizzate) – sono intervenuti con l’assessore Perfigli numerosi consiglieri: Giovanni Collorado (Udc), Giuseppe Vaccarezza (Pdl), Marco Limoncini (Lega Nord), Daniele Biagioni (Udc), Renata Oliveri (Gruppo Misto), Sonia Zarino (Pd), Mario Mario (Pdl), Simone Pedroni (Pd9, Clara Sterlick (Pd) e Angelo Spanò (Verdi). Per l’assessore Perfigli “è una delibera molto importante per il territorio, risultato di un lavoro tecnico molto lungo e impegnativo che definisce insieme una pianificazione di insediamenti produttivi e contribuisce in modo molto rilevante alla messa in sicurezza idrogeologica e a dare nuove risposte a una viabilità particolarmente difficile nella zona. Mettiamo in moto tutti i meccanismi per avviare l’accordo di programma per favorire la ricollocazione della Lames di Chiavari, azienda di grande importanza produttiva e occupazionale con 280 lavoratori e, fatto questo accordo di pianificazione si potranno utilizzare importanti risorse dei Fas per la sistemazione dell’area e degli aspetti critici per la sicurezza idraulica.” L’accordo approvato, raccogliendo le indicazioni e prescrizioni regionali di tipo paesistico, territoriale e idrogeologico ha mantenuto solo a Seriallo l’area degli insediamenti, previsti, inizialmente anche a Pian dei Cunei nel Comune di San Colombano Certenoli. Collorado si è detto “favorevole alla finalità di mantenere la Lames e alla soluzione dei problemi di viabilità e messa in sicurezza”. Positivo anche il giudizio di Vaccarezza, ma con “un dissenso sul ridimensionamento regionale delle aree” e l’auspicio “che si possa rivedere per un ulteriore polo industriale”. Pieno appoggio alla pratica da Limoncini “la Lames ha scelto di restare e investire, è un segnale importante e va premiata, e vanno portati avanti anche il disegno infrastrutturale e il tunnel”. Biagioni “dà atto all’assessorato del lavoro svolto” sul quale è favorevole, ma “stigmatizza la presidente della commissione urbanistica Sterlick” perché “a fronte di sopralluoghi che altre volte sono stati ridondanti, in questo caso ci ha rifiutato un sopralluogo nella zona, nonostante l’importanza della pratica.” Oliveri definisce l’accordo “una delle poche iniziative per lo sviluppo del territorio” ma critica “il vecchio vizio della Regione di agire ‘spannometricamente’ su pratiche e prescrizioni, un fatto che la Provincia dovrebbe contrastare.” Per Zarino “c’è stato un lavoro approfondito e scrupoloso di tutti gli enti e mi fa piacere che anche dall’opposizione si apprezzi il ruolo della Provincia troppo spesso vituperata.” Maggi ha parlato “di provvedimento condiviso per le sue finalità, ma bisogna che i singoli interventi siano adeguati a un quadro di pianificazione generale e c’è un limite nella visione regionale perché l’ambiente non si salvaguarda non facendo nulla, ma misurando la capacità dell’uomo di intervenire correttamente.” Pedroni ha detto “la missione della Provincia è dare risposte, come in questo caso, alle esigenze del territorio. Ora servono tempi rapidi e certi di attuazione.” Spanò, che chiedeva come Biagioni il sopralluogo della commissione, si dichiara favorevole alla pratica “ma con alcuni dubbi sugli aspetti ambientali, speriamo non succeda nulla e che vada tutto bene.” Sterlick, rivendicando “di poter fare le proprie scelte come presidente di commissione” ha ricordato che un primo accordo di pianificazione era già stato votato nel 2006 e che “non era questo il momento di fare un sopralluogo che non ci avrebbe detto nulla”, mentre quando all’accordo di pianificazione “seguirà per l’area di Seriallo l’accordo di programma “avremmo modo ulteriormente di intervenire e confrontarci per fare un percorso il più possibile condiviso.”