Papa: basta sangue a causa di violenze e ingiustizie

<br />CITTA’ DEL VATICANO – “Il tema del sangue, legato a quello dell’Agnello pasquale, è di primaria importanza nella Sacra Scrittura”. Lo ha detto Benedetto XVI all’Angelus in piazza San Pietro. L’aspersione col sangue degli animali sacrificati, ha continuato, “stabiliva, nell’Antico Testamento, l’alleanza tra Dio e il popolo”. Passando dall’Antico al Nuovo Testamento, “a partire dalla flagellazione, fino alla trafittura del costato dopo la morte di croce, Cristo ha versato tutto il suo sangue, quale vero Agnello immolato per la redenzione universale”. Il sangue ha dunque un valore salvifico e continua ad avere una grande attualità: “Sta scritto nella Genesi – ha affermato il Papa – che il sangue di Abele, ucciso dal fratello Caino, grida a Dio dalla terra. E purtroppo, oggi come ieri, questo grido non cessa, perché continua a scorrere sangue umano a causa di violenze, ingiustizia e odio”. “Quando impareranno gli uomini che la vita è sacra e appartiene a Dio – ha domandato Benedetto XVI -? Quando comprenderanno che siamo tutti fratelli? Al grido per il sangue versato, che si eleva da tante parti della terra, Dio risponde con il sangue del suo Figlio, che ha donato la vita per noi”. Dunque, “Cristo non ha risposto al male con il male, ma con il bene, con il suo amore infinito. Il sangue di Cristo è il pegno dell’amore fedele di Dio per l’umanità”. Al termine dell’Angelus, il Santo Padre ha espresso dolore per il terribile incidente che è costato la vita a tante persone a Viareggio, auspicando “che simili incidenti non abbiano a ripetersi e sia garantita a tutti la sicurezza sul lavoro e nello svolgimento della vita quotidiana”.