Bancomat clonati e spaccio: cinque arresti e due denunce

SANTA MARGHERITA LIGURE – Con il denaro ricavato dallo spaccio di cocaina acquistavano le costose attrezzature per la clonazione delle carte di credito, da piazzare nei negozi di commercianti compiacenti. Lo hanno scoperto i carabinieri della compagnia di Santa Margherita Ligure, che hanno sgominato una banda attiva nella riviera del levante ligure.L’operazione, chiamata ‘gancio’, si e’ conclusa con l’arresto di cinque persone, di cui quattro in carcere e una agli arresti domiciliari. Altre due persone sono state denunciate a piede libero, mentre tre commercianti risultano indagati. Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e di spaccio di stupefacenti.Al vertice dell’organizzazione c’erano due giovani di Rapallo, di 25 e 26 anni, gia’ arrestati a marzo per lo spaccio della cocaina nella Riviera di Levante. Essi avevano contattato una sorta di consulente tecnico, un romeno di 33 anni. Uno degli italiani, contattava e convinceva i negozianti, mentre il romeno si occupava di piazzare l’attrezzatura, del valore di circa seimila euro: una microcamera collegata a una sim card che riprendeva il codice segreto e inviava i dati a un pc, ma anche carte di credito in bianco, e lettori di carte. I carabinieri hanno anche scoperto che l’organizzazione usava un metodo di rotazione per le carte clonate in modo tale da suscitare meno sospetti possibili.I due capi dell’organizzazione, piu’ un terzo uomo di Chiavari, hanno patteggiato pene, per lo spaccio della droga, dai quattro anni e sei mesi fino ai due anni.