GENOVA – Sceglie la tecnologia Skype, la Regione Liguria per far parlare tra di loro, a costo zero, le quarantacinque associazioni dei liguri nel mondo. Da Genova, la Regione ha già spedito agli utenti in Argentina, Cile, Perù, Paraguay, Uruguay e altri paesi dell’America Latina, Usa e Canada in Nord America, Sidney e Melbourne, in Australia e in diverse città europee, il kit con l’attrezzatura necessaria per usufruire del servizio: telefoni cordless, web cam e penne Usb. Con una curiosità: la presentazione e le istruzioni su come installare il software di Skype sono fatte, anche attraverso un filmato, rigorosamente in lingua genovese, accompagnate da un messaggio video dal presidente Claudio Burlando e degli assessori Enrico Vesco e Giovanni Battista Pittaluga. E con il Coro Monte Bianco di Genova che intona “Ma se ghe pensu”, la canzone di Mario Cappello da quasi un secolo un simbolo della “genovesità” e della Liguria nel mondo.
Una scelta per valorizzare le parlate e dialetti del territorio ligure, una lingua ancora viva, quella di “Creuza de ma” di Fabrizio De Andrè, da far conoscere anche alle nuove generazioni insieme con le tradizioni, i canti e i giochi popolari, le fiabe e le filastrocche, le danze, le feste della Liguria. Temi al centro dell’attività del Centro per i dialetti e le tradizioni popolari liguri aperto dalla Regione Liguria, a Genova, nel 2008, su iniziativa dell’assessorato alla Cultura e Spettacoli.