Siccità: scatta provvedimento restrizione per Portofino e Santa Margherita L.

TIGULLIO – Rubinetti a secco da questa notte a Portofino dall’una alle sette e, nel comune di Santa Margherita Ligure, dalla mezzanotte alla stessa ora del mattino nelle zone collinari di Nozarego e Costasecca e sulla fascia costiera da Paraggi a Punta Pedale. Sono queste per ora le prime zone interessate dal provvedimento di restrizione del consumo di acqua potabile nel Tigullio, deciso dal coordinamento permanente nella riunione di questo pomeriggio. Vista l’aggravarsi della situazione, il tavolo tecnico composto dai rappresentanti dei comuni del Tigullio Occidentale (da Zoagli a Camogli), Idrotigullio, Iride e la Provincia di Genova, ha deciso così di varare un primo intervento per razionalizzare l’uso dell’acqua potabile, la cui scarsità si sta facendo sentire in particolare per gli acquedotti di quei comuni che attingono dal bacino del torrente Lavagna, nella zona dei piani di Coreglia. Anche se questo primo provvedimento per ora interessa il solo periodo notturno di due dei cinque comuni interessati dall’emergenza siccità, il livello di attenzione rimane particolarmente alto e qualora non vi siano risultati evidenti nella riduzione dei consumi, cosa che non è avvenuta nonostante gli appelli e il varo dell’ordinanza che vieta l’utilizzo dell’acqua potabile per innaffiare orti e giardini, per riempire vasche e piscine e per il lavaggio di auto e barche, ci potranno essere ulteriori provvedimenti di interruzione anche nei restanti comuni interessati dall’emergenza: Zoagli, Camogli, Rapallo. Diverse le cause, secondo gli esperti che hanno portato a questa situazione, per il momento isolata al solo corso d’acqua della Valfontanabuona: temperature elevate, scarsità di precipitazioni nelle ultime settimane, ma anche un uso non propriamente calibrato sulle reali disponibilità della risorsa idrica affiancato ad un drastico aumento della popolazione residente.