Mons. Sanguineti: invito a guardare al Crocifisso

CHIAVARI – Guardare al Crocifisso come veicolo di salvezza, richiamo all’essenzialità della fede, segno di salvezza e di crescita attraverso una sofferenza offerta alla comunità: è il messaggio che il  vescovo emerito di Brescia, Mons. Giulio Sanguineti, prendendo spunto dalle letture della celebrazione ha voluto lasciare alla comunità di San Giovanni Battista di Chiavari, raccolta in preghiera per la festa del Cricifisso. Una festa di fede, poco esteriore ma radicata fortemente nella comunità parrocchiale. Correva l’anno 1835 quando l’allora vescovo di Chiavari Antonio Maria Gianelli, chiese l’intercessione del crocifisso e della Madonna dell’Orto per preservare la città dal colera. Le rondini in volo durante la processione penitenziale confermarono la concessione della grazia e il miracolo ottenuto. Molteplici le forme che il colera oggi assume e contro le quali occorre chiedere l’intercessione del Cristo. Diversi i momenti liturgici vissuti dalla comunità di S. Giovanni Battista: le sante messe alle 10.30 e 17,30. Domani invece ci sarà il ricordo di S. Antonio Maria Gianelli. Nel tradizionale messaggio alla città, l’Arciprete ha evidenziato alcune affermazioni di Ben XVI contenuta nell’enciclica Caritas in veritate.