Incendio locomotore Zoagli: discussione in Consiglio Provinciale

GENOVA – Basta “ragionare solo per emergenze, senza pianificare gli acquisti del materiale rotabile e le azioni per far fronte alle situazioni critiche”. Lo ha chiesto con forza in Consiglio Provinciale alle Ferrovie Sonia Zarino (PD) che ha presentato in aula un’espressione di opinione sull’incendio di un locomotore a Zoagli il 5 ottobre scorso che ha causato gli ennesimi pesanti disagi sulle linee a viaggiatori e pendolari. “Se la causa, come sembra probabile, è la vetustà del locomotore, significa che si continua a sottovalutare il pericolo di utilizzare questo materiale rotabile. I viaggiatori bloccati a Brignole dall’interruzione delle linee sono stati lasciati soli, senza alcun tipo di assistenza da parte delle Ferrovie anche se l’azienda ha quasi siglato il nuovo contratto di servizio per il trasporto locale. Evidentemente il monopolio in cui operano, riconfermato dal Governo per sei anni più altri sei, fa sentire alle Ferrovie una sorta di immunità in cui ritengono di poter imporre le proprie condizioni.” Per Angelo Spanò (Verdi) “le Ferrovie evidentemente considerano importanti solo i treni superveloci, i pendolari importano poco, perché l’obiettivo è fare cassa. A Genova purtroppo è stata chiusa l’officina delle squadra Rialzo che era un fiore all’occhiello delle manutenzioni ferroviarie, ed è rimasta la deregulation.” Per Paolo Bianchini (PDL) “quelli per le locomotive sono investimenti a dieci anni, quindi attengono a scelte politiche di una quindicina di anni fa, è inutile polemizzare sulle colpe di questo o di quel governo. Ciò che conta sono gli investimenti in infrastrutture, per l’alta velocità, liberando linee e mezzi su quelle esistenti. Gli incidenti ci sono sempre stati, l’obiettivo è renderli sempre più rari.” Stefano Volpara (PD) considera “molto grave che il nodo del trasporto ferroviario, più volte discusso in questo Consiglio, resti ancora senza soluzione. C’è bisogno di infrastrutture, bisogna decidere quali realizzare e le principali sono quelle ferroviarie, però bisogna partire. E i treni locali restano uno scandalo sul quale il Consiglio Provinciale, con le altre istituzioni, deve prendere posizione con un atto forte.” Renata Oliveri (Gruppo Misto) distingue “una cosa è il trasporto nazionale, su cui gli interlocutori sono Ferrovie e governo, un’altra quello locale su cui le competenze sono anche della Regione, primo interlocutore per Provincia e Comuni su questo tema.”