Sinodo dei vescovi per l’Africa: l’aborto non è una pratica da incentivare

CITTA’ DEL VATICANO – “L’aborto non è una pratica da incentivare”. È quanto ha ribadito il Card. Théodore-Adrien Sarr, arcivescovo di Dakar (Senegal), primo vicepresidente del Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar (Secam) e presidente delegato del Sinodo dei vescovi. Rispondendo alla domanda di un giornalista sui dati di un rapporto del “Guttmacher Institute” (New York), secondo cui la metà dei decessi (38 mila su 70 mila) a causa di aborti eseguiti in modo dannoso avviene nell’Africa Sub-Sahariana, il cardinale ha detto che “il tema dell’aborto, anche se fondamentale, non è stato affrontato” durante i lavori sinodali. Comunque sia, ha proseguito, “noi, come Chiesa ma anche come africani, abbiamo un grande rispetto per la vita”. Il card. Sarr ha evidenziato la necessità di “superare le difficoltà non con l’aborto” e ha ricordato l’impegno della Chiesa che cerca di “sostenere” le persone dando “sempre una via d’uscita”. Come africani, ha aggiunto, “abbiamo ereditato il rispetto della vita. Dobbiamo fare riferimento alla saggezza dei nostri padri per costruire oggi la cultura della vita”. Anche per il card. Wilfrid Fox Napier, arcivescovo di Durban (Sud Africa), presidente delegato del Sinodo, c’è “grande difficoltà” nel “capire la mentalità” secondo cui “il diritto alla vita non è un diritto supremo”.