La testimonianza del convegno “Liberi per vivere”

CHIAVARI – E’ difficile stabilire quante siano in Italia le persone che vivono in stato vegetativo, c’è chi dice 3000 e chi 5000, ma quel che è certo è che ciascuna di loro ha la sua condizione, non certo definibile come malattia, ma come disabilità, seppure grave. Lo hanno ribadito Scienza e Vita e Medicina e Persona nella tappa di Chiavari della campagna Liberi per vivere, organizzata con un cartello di associazioni del territorio della Diocesi

E’ lo sguardo d’amore sull’ammalato che ha colpito la giornalista Lucia Bellaspiga, una delle poche persone ad aver accesso alla stanza della clinica dove Eluana Englaro era ricoverata, alla fine dello scorso anno, poche settimae prima della sua morte

Ma forse, ciò che tocca di più è la testimonianza di chi la malattia la vive su di sè, e può dire di aver vissuto la diagnosi come uno tsunami, Sylvie Menard, oncologa di fama internazionale, di sè dice diessere morta, il giorno della diagnosi e di essere rinata durante le cure, perchè stato di salute e qualità della vita non coincidono.