Santa Rita, la speranza da una cordata di imprenditori locali

NE – Luci e ombre, ancora una volta sul futuro della Santa Rita di Statale a Ne. Le luci sono accese dall’interessamento da parte di una cordata di imprenditori locali all’acquisto dell’attività. Una possibilità sulla quale Cgil lavora da tempo e che a quanto pare in questa fase per la prima volta viene presa in considerazione.
L’ingresso di capitali freschi è davvero la speranza per lo stabilimento, oggetto di una lunghissima crisi, e di diversi passaggi di proprietà, negli ultimi anni. Allo stato attuale, la proprietà è nelle mani della Minerali Investimenti di Roma. A Statale lavorano otto dipendenti che da febbraio non percepiscono stipendio e che, stoicamente, è proprio il caso di dirlo, non hanno abbandonato il posto di lavoro. Risulta difficile anche la commercializzazione dell’acqua nei centri commerciali, nei negozi e nei supermercati del comprensorio, perchè le difficoltà finanziarie dell’azienda rappresentano un ostacolo per gli imprenditori del settore. Al momento, comunque, da parte dell’azienda pare esserci solo una disponibilità ad una cessione parziale.
In questa delicatissima fase, si inserisce anche un ulteriore motivo di riflessione: tre dei dipendenti che sono fuoriusciti dalla Santa Rita hanno deciso di presentare istanza di fallimento al Tribunale di Chiavari, per mano dell’avvocato Francesco Firriolo. Durante uno dei diversi incontri che si erano tenuti in Val Graveglia fra amministratori locali e regionali, rappresentanti dei lavoratori e proprietà, tre dipendenti avevano negoziato con l’azienda un percorso di recupero di quanto spettava loro in termini di retribuzione, percorso che avrebbe dovuto articolarsi in tre distinte fasi. Solo una delle rate proposte è stata onorata dall’azienda. Esasperati, i lavoratori hanno deciso di compiere questo passo, ferma restando la possibilità di ritirare l’istanza se i corrispettivi dovuti venissero versati, come confermato dal segretario territoriale della Cgil, Armando Firpo, che sottolinea: “Il sindacato predilige sempre la strada della trattativa rispetto a quella giudiziaria”.