Solidarietà al Papa. Oggi l’intervento al card. Etchegaray

<br />CITTA’ DEL VATICANO – Numerosi messaggi di vicinanza e solidarietà da parte di autorità istituzionali e religiose hanno raggiunto Benedetto XVI dopo l’incidente causato al Pontefice da una giovane affetta da disturbi psichici, la notte di Natale in San Pietro. Il Papa e il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, hanno avuto una conversazione telefonica, dopo che in precedenza il capo dello Stato aveva inviato a Benedetto XVI un messaggio di “affettuosa solidarietà”. “Vicinanza e gratitudine per la sua missione e la sua parola” sono stati espressi al Papa anche dal presidente dei vescovi italiani, il cardinale arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco. E analoghe attestazioni sono arrivate dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno. L’onda di solidarietà, accompagnata dagli auguri di pronta guarigione, ha raggiunto anche il cardinale Roger Etchegaray, vice-decano del Collegio cardinalizio, che nel corso dell’incidente in San Pietro ha riportato la frattura del collo del femore destro. L’87.enne porporato si trova ricoverato al Policlinico Gemelli, dove ha ricevuto molte visite. Le sue condizioni generali “sono buone” e i medici – informa un comunicato del direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi – provvedono a verificare che siano tali da procedere alla operazione che avverrà domenica 27. Se tutto si svolgerà come previsto – prosegue la nota – la Sala Stampa vaticana rilascerà il comunicato medico sui risultati dell’operazione verso la fine della mattinata”. I visitatori, prosegue la nota, “testimoniano la serenità e l’ottimo morale del cardinale, che offre le sue preghiere per il Papa e attende con ottimismo l’intervento chirurgico”. Il comunicato conclude con un cenno alla “giovane autrice dell’incidente di giovedì sera”, la quale – si precisa – “rimane sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio”, mentre il suo caso “rimane sotto la competenza della magistratura vaticana”. Il Promotore di giustizia, afferma la nota ufficiale, “nei prossimi giorni dovrà prendere in considerazione i rapporti dei medici e della Gendarmeria vaticana, e alla luce di essi valutare gli eventuali successivi passi da compiere”.