Benedetto XVI ai cristiani: “Maggiore fedeltà ai sacramenti”

CITTA’ DEL VATICANO – Presentare la fede cattolica in modo organico è per il Papa un preciso dovere di ogni sacerdote e ogni teologo. La storia cristiana annovera un maestro in questo campo. Pietro Lombardo, teologo italiano vissuto nei primi decenni del 1100 e divenuto vescovo di Parigi nel 1159, ebbe il grande merito, ha constatato Benedetto XVI, di aver raccolto e selezionato con cura, in un quadro sistematico ed armonioso, il pensiero dei Padri della Chiesa e di altri scrittori ritenuti autorevoli. Il risultato delle sue fatiche fu condensato nei quattro libri delle “Sentenze”, un’opera di tale successo da essere adottata come manuale di teologia per centinaia di anni. Ciò che si evince da Pietro Lombardo, ha osservato il Papa, è una delle caratteristiche della teologia, quella di organizzare in modo unitario e ordinato il patrimonio della fede. Invito tutti i teologi e i sacerdoti – ha detto il Papa – a tenere sempre presente l’intera visione della dottrina cristiana contro gli odierni rischi di frammentazione e di svalutazione di singole verità. Il Pontefice ha incoraggiato i credenti di oggi ad approfittare degli strumenti a loro disposizione – come il Catechismo – per approfondire i contenuti della fede. Come pure, ha soggiunto, a fare ricorso al grande tesoro della Chiesa, vale a dire i sette Sacramenti, che hanno la capacità di comunicare realmente la vita divina”. Il Sacramento è segno della grazia di Dio e forma visibile della grazia invisibile, in modo da portarne l’immagine ed esserne causa. Ad ogni cristiano, ha affermato il Papa, spetta il compito di celebrarli, perché nei Sacramenti, ha ribadito, “Cristo, attraverso i segni visibili, ci viene incontro, ci purifica, ci trasforma e ci rende partecipi della sua divina amicizia”. “Esorto i sacerdoti – ha aggiunto – ad avere loro stessi, per primi, un’intensa vita sacramentale per essere d’aiuto ai fedeli. La celebrazione dei sacramenti sia improntata a dignità e decoro, favorisca il raccoglimento personale e la partecipazione comunitaria, il senso della presenza di Dio e l’ardore missionario. Queste le parole di Benedetto XVI nell’ultima udienza generale dell’anno. Il Papa ha augurato ai fedeli di essere nel 2010 uomini della pace.