Benedetto XVI nelle celebrazioni di Capodanno: il rispetto del volto di Dio e dell’uomo è la via della pace e della fraternità

CITTA’ DEL VATICANO – Benedetto XVI nella S. Messa della solennità di Maria Madre di Dio nella Basilica Vaticana, ha proposto il tema della pace, alla luce del Natale: “meditare sul mistero del volto di Dio e dell’uomo -ha detto il Pontefice nell’omelia- è una via privilegiata che conduce alla pace. Questa, infatti, incomincia da uno sguardo rispettoso, che riconosce nel volto dell’altro una persona, qualunque sia il colore della sua pelle, la sua nazionalità, la sua lingua, la sua religione. In realtà -ha aggiunto-, solo se abbiamo Dio nel cuore, siamo in grado di cogliere nel volto dell’altro un fratello in umanità, non un mezzo ma un fine, non un rivale o un nemico, ma un altro me stesso, una sfaccettatura dell’infinito mistero dell’essere umano”. Il Pontefice si è soffermato sulla contemplazione dei bambini: “Fin da piccoli, è importante essere educati al rispetto dell’altro, anche quando è differente da noi”. Poi, ha notato: “Ormai è sempre più comune l’esperienza di classi scolastiche composte da bambini di varie nazionalità”.  “Più sono piccoli questi bambini, e più suscitano in noi la tenerezza e la gioia per un’innocenza e una fratellanza che ci appaiono evidenti: malgrado le loro differenze, piangono e ridono nello stesso modo, hanno gli stessi bisogni, comunicano spontaneamente, giocano insieme…” “I volti dei piccoli innocenti -ha proseguito- sono un appello silenzioso alla nostra responsabilità: di fronte alla loro condizione inerme, crollano tutte le false giustificazioni della guerra e della violenza”. Poi, Ben XVI ha richiamato il Messaggio per la XLIII Giornata Mondiale della Pace: “Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato”: “l’uomo è capace di rispettare le creature -ha ricordato- nella misura in cui porta nel proprio spirito un senso pieno della vita; altrimenti sarà portato a disprezzare se stesso e ciò che lo circonda, a non avere rispetto dell’ambiente in cui vive, del creato”.  Il Santo Padre nell’Angelus, recitato in piazza S. Pietro è ritornato su questi temi: “Se dobbiamo avere cura delle creature che ci circondano, quale considerazione dovremo avere per le persone, nostri fratelli e sorelle! Quale rispetto per la vita umana!” A questo riguardo ha rivolto una appello a quanti fanno parte di gruppi armati di qualunque tipo, invitando loro ad abbandonare la via della violenza: se avrete il coraggio di compiere questo passo -ha affermato il Pontefice-, Dio vi aiuterà, e sentirete tornare nei vostri cuori la gioia della pace, che forse da tempo avete dimenticata.