Messaggio per le comunicazioni sociali 2010: l’annuncio del Vangelo anche nel continente Digitale

<br />CITTA’ DEL VATICANO – E’ stato presentato questa mattina, nell’Aula GPII della Sala Stampa della Santa Sede, il messaggio del Papa per la 44° Giornata mondiale delle comunicazioni sociali , che si celebrerà il 16 maggio prossimo. Alla conferenza stampa è intervenuto mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali e mons. Paul Tighe, segretario del medesimo Pontificio Consiglio. Il messaggio di Papa Benedetto XVI per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali di quest’anno – Il sacerdote e la pastorale nel mondo digitale: I nuovi media al servizio della Parola – riprende dal punto in cui si era concluso il messaggio dello scorso anno, con una considerazione sull’evangelizzazione del “continente digitale”. Con la diffusione delle nuove tecnologie, la responsabilità dell’annuncio non solo aumenta, ma si fa più impellente e reclama un impegno più motivato ed efficace. Nel messaggio, il Papa si sofferma sulla natura pastorale del coinvolgimento dei sacerdoti nell’universale missione di evangelizzazione e comunicazione. I sacerdoti sono invitati a valutare il grande potenziale delle nuove tecnologie per far conoscere la Buona Novella dell’amore di Dio a tutti, più ampiamente e più direttamente al maggior numero di persone e oltre ogni confine. È possibile, usando le nuove tecnologie, raggiungere nuovi pubblici; invitarli a riflettere sulle questioni fondamentali riguardo il significato e lo scopo della vita e offrire loro la grande saggezza della nostra tradizione. Papa Benedetto individua alcune delle nuove risorse (foto, video, animazioni, blog, siti web) che possono essere usate dai sacerdoti per proclamare il Vangelo e insiste sul fatto che devono essere usate in modo opportuno e competente. Come il Papa ha osservato nella Caritas in veritate: I mezzi di comunicazione sociale non favoriscono la libertà né globalizzano lo sviluppo e la democrazia per tutti, semplicemente perché moltiplicano le possibilità di interconnessione e di circolazione delle idee. Per raggiungere simili obiettivi bisogna che essi siano centrati sulla promozione della dignità delle persone e dei popoli, siano espressamente animati dalla carità e siano posti al servizio della verità, del bene e della fraternità naturale e soprannaturale.  Questo messaggio incoraggia tutti noi ad assicurare che la presenza ecclesiale e sacerdotale emergente nel mondo digitale rappresenti sempre fedelmente la Chiesa, testimoni l’amore costante di Dio per tutti e sia caratterizzata da un profondo impegno per costruire la comunione dentro la Chiesa e l’unità dell’intera famiglia umana.