Papa chiude la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani parlando di “contraddizione della divisione”

<p></p>ROMA – Nel giorno della Conversione di S. Paolo si conclude la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Secondo tradizione Benedetto XVI ha presieduto i Vespri solenni nella Basilica di S. Paolo fuori le mura, alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle altre confessioni cristiane. Paolo diventa Apostolo di Cristo, in seguito alla conversione sulla via di Damasco: a fondamento di tale titolo -ha ricordato il Papa- c’è l’incontro con Gesù. Paolo inizia così un’instancabile attività missionaria per annunciare Cristo; da persecutore dei cristiani diventa vittima di persecuzioni. La testimonianza di Paolo -ha proseguito il Santo Padre- raggiunge il culmine con il martirio, dando così la prova della fede nel Cristo, che vince la morte. La testimonianza -ha sottolineato Ben XVI- allora come oggi nasce dall’incontro con il Risorto: gli Undici spenderanno tutta la loro vita per annunciare Cristo morto e risorto e quasi tutti moriranno martiri.
Il tema della testimonianza è al centro della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: quest’anno ricorre, tra l’altro, il centesimo anniversario della Conferenza missionaria di Edimburgo in Scozia che viene considerato da molti come un evento determinante per la nascita del movimento ecumenico moderno.
“Ad un secolo di distanza dall’evento di Edimburgo – ha commentato Benedetto XVI -, l’intuizione di quei coraggiosi precursori è ancora attualissima”. Ed ha aggiunto: “In un mondo segnato dall’indifferenza religiosa, e persino da una crescente avversione nei confronti della fede cristiana, è necessaria una nuova, intensa, attività di evangelizzazione, non solo tra i popoli che non hanno mai conosciuto il Vangelo, ma anche in quelli in cui il Cristianesimo si è diffuso e fa parte della loro storia”. Il Papa ha ricordato che nel cammino dei cristiani verso la piena e visibile comunione “non mancano, purtroppo, questioni che ci separano gli uni dagli altri”. C’è, però, -ha aggiunto- un contenuto centrale del messaggio di Cristo che possiamo annunciare assieme: la paternità di Dio, la vittoria di Gesù sul peccato e sulla morte con la sua croce e risurrezione, la fiducia nell’azione trasformatrice dello Spirito”. Benedetto XVI ha messo l’accento sulla contraddizione della divisione dei cristiani. Il maestro -ha ricordato il Papa- ha pregato il Padre che i discepoli siano una cosa sola, perché il mondo creda. L’impegno per l’unità dei cristiani -ha concluso- non è il compito solo di alcuni; è soprattutto un dono di Dio da invocare incessantemente.