Approvato il bilancio 2010 e quello triennale 2010-2012

LAVAGNA – Il consiglio comunale di Lavagna ha approvato a maggioranza il bilancio 2010 e quello pluriennale 2010-2012. La votazione è giunta al termine del consiglio comunale di ieri e dopo un lungo e attento dibattito. Un errore di battitura, secondo il sindaco, su uno degli allegati al documento contabile ha suscitato le reazioni dei vari gruppi di minoranza, che hanno chiesto il rinvio dell’approvazione di sette giorni. Richiesta inascoltata da parte della maggioranza che, preso atto dell’accaduto, ha fornito il dato corretto e ha proseguito la seduta. Il bilancio di Lavagna chiude a 36milioni e 615mila 981euro. Prevede una cospicua fetta di investimenti in opere pubbliche tra cui spiccano il recupero di Cavi Borgo, della passeggiata a mare, la messa in sicurezza del litorale e del Rio Rezza. Troppi secondo le minoranze che lamentano il forte indebitamento attraverso l’accensione di mutui. Il gruppo del PDL, in sede di votazione, ha lasciato l’aula. Il capogruppo Santo Nucera, lamenta il fatto che l’amministrazione prosegua dritta sulla sua strada senza dare ascolto alle minoranze. Giudizio negativo viene espresso sull’indebitamento previsto dal bilancio a scapito dei cittadini che si vedranno lievitare del 20% la tassa sulla spazzatura e crescere il numero dei parcheggi a pagamento in città compresi quelli dinnanzi all’ospedale. Per il rappresentante della Città di tutti, Flavio Landò, nel clima di crisi globale di cui risente anche il nostro territorio, un bilancio del genere rischia di essere troppo avventato. Si sono prediletti i grandi investimenti, aumentando pertanto i debiti del comune, a scapito delle spese correnti legate alla vita del cittadino e della programmazione per lo sviluppo della cittaà. Il gruppo consiliare è rimasto in aula in sede di votazione, ma ha espresso parere contrario. Il consiglio comunale ha quindi votato la variante al piano regolatore generale per il recupero abitativo di immobili degradati delle aree agricole collinari, tra cui quella di Santa Giulia. “Con grande senso di responsabilità – sottolinea il sindaco Giuliano Vaccarezza – le minoranze sono rimaste in aula garantendo il numero legale”. La pratica è passata con i soli voti della maggioranza. Ora l’iter proseguirà in Regione.