Occupazione: varato il piano per la formazione e il lavoro

GENOVA – 30 milioni di euro per programmi, interventi e servizi mirati, di cui 10 milioni destinati agli interventi sulla crisi a sostegno di lavoratori e imprese. Questo il contributo concreto del piano operativo provinciale di istruzione e formazione approvato a larga maggioranza dal consiglio provinciale di Genova. Si tratta di risorse provenienti dal fondo sociale europeo, dallo stato, dalla regione e dal bilancio provinciale. I filoni d’intervento sono quattro: le politiche del mare, con l’accademia della marina mercantile in testa, l’Ict (information communication technology), il turismo e i servizi con percorsi ad hoc o cataloghi a misura delle richieste che provengono dal mondo del lavoro. Le strategie si basano sull’adattabilità, la formazione continua e in itinere, l’occupabilità e l’inclusione sociale. Il piano analizza anche il contesto socio-economico del territorio e le sue caratteristiche demografiche (molto fragili con quasi il 27% dei residenti che hanno oltre 64 anni, il 6,8% in più della media nazionale, mentre i giovani fino a 24 anni sono solo il 19%, ossia 5,2 punti in meno della media italiana) e di scolarità e mercato del lavoro per programmare strumenti e azioni per far fronte alla crisi e alle esigenze del territorio. L’occupazione è caratterizzata sempre più da una prevalenza nel settore dei servizi (quasi l’80%). La forza lavoro, in linea con i dati nazionali per quanto riguarda i maschi (74,6%) segnala un tasso di attività femminile (60,6%) superiore a quello nazionale di quasi dieci punti. Rispetto alle tipologie contrattuali, la prevalenza riguarda i contratti a tempo determinato (oltre 37%) e a tempo indeterminato (25%), Le qualifiche più richieste sono camerieri, commessi, facchini e cuochi. L’obiettivo punta alla piena integrazione tra i sistemi della formazione, dell’istruzione, delle politiche del lavoro e dei servizi per l’impiego, per rispondere ai pesanti effetti della crisi economica e occupazionale con strumenti e risorse che rafforzino qualità e competitività del territorio, per ridare impulso a uno sviluppo che investe in conoscenza e si fonda sull’inclusione sociale.