Tributi Italia: sale lo sconforto dei dipendenti

CHIAVARI – Sono tutti scritti in una trentina di fogli le figure professionali e i volti dei 633 lavoratori per i quali Tributi Italia ha deciso di avviare la procedura di licenziamento collettivo. Nell’elenco, consegnato ai dipendenti questa mattina dai sindacati, non compaiono i dieci dirigenti dell’azienda, per i quali evidentemente il posto di lavoro non è messo in discussione, ma ci sono invece i 63 dipendenti della sede di Chiavari che ormai da più di dieci giorni sono scesi in assemblea permanente. Secondo il piano di rientro presentato dall’azienda, e occorrerà aspettare fino al prossimo 6 aprile per capire se il tribunale fallimentare di Roma accetterà il concordato fallimentare che l’azienda presenterà il 26 febbraio, di tutte le centinaia di lavoratori, alla fine ne rimarranno solo 55. Degli altri 578 la fine cambia solo di data a seconda del verdetto del tribunale: fine giugno se il concordato verrà accettato, aprile se invece l’azienda verrà dichiarata fallita. Prima o dopo in ogni caso scatterà la mobilità. Ieri intanto a Roma sono stati diversi gli incontri tenuti al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza anche dell’assessore regionale al Lavoro. Secondo la proprietà, la procedura di mobilità è necessaria per far arrivare qualcosa nelle tasche dei lavoratori che da fine settembre non ricevono un euro. Decisione spacciata come condivisa con i sindacati, anche se non è così.