Incontro per il Tunnel della Fontanabuona: le reazioni

MOCONESI – Reazioni decisamente contrastanti dopo la visita in Valfontanabuona del Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e la convocazione a Roma di tutti i sindaci della vallata per far partire, insieme ad Anas, Autostrade per l’Italia e il presidente della Regione (chiunque esso sia), l’iter per la realizzazione del tunnel con la costa. L’incontro del prossimo 13 aprile, martedì, è l’unico punto fermo intorno al quale, il giorno dopo la visita, ruotano tutti i commenti delle diverse parti politiche nel gioco, ormai in dirittura d’arrivo, della campagna elettorale per le elezioni regionali di domenica e lunedì. Le parole del ministro da una parte hanno lasciato l’amaro in bocca a chi si aspettava qualcosa di certo già ieri. Una firma, un’intesa sottoscritta. Niente. L’unico documento ufficiale nel quale ad oggi si parla del tunnel, a detta del ministro che lo ha anche mostrato, è la lettera che la Regione Liguria ha scritto al ministero lo scorso 13 gennaio nel quale si chiede la realizzazione dell’opera. Tutto il resto, ha precisato Matteoli, è stato solo un parlare fine a se stesso, da una parte e dall’altra. Rimane però il fatto che i consigli comunali di Rapallo e delle amministrazioni della Fontanabuona interessate dall’opera hanno già ratificato l’accordo di programma siglato con la regione per il via libera al progetto. Da parte di quest’ultima poi resta l’elaborazione dello studio di fattibilità per una prima ipotesi di tracciato, sulla quale si sono confrontati i tecnici di autostrade nel sopralluogo svoltosi lo scorso gennaio. Proprio dalla forte presa di posizione comune del territorio, i sindaci speravano forse in qualcosa di più concreto. L’intenzione comunque di considerare l’opera a se stante, senza ipotetici inserimenti nelle gronde di Ponente e tantomeno di Levante, fa ben sperare. Il presidente della Regione ancora in carica e alla ricerca della riconferma Claudio Burlando, non invitato all’incontro ufficiale, si è presentato a Moconesi una volta andato via il ministro. Nessuna nota polemica, solo una considerazione positiva sul fatto che alla fine qualcosa da Roma si fosse mosso e che si è visto come tutte le difficoltà fino ad oggi emerse siano state solo di natura politica. Qualche malumore non è mancato anche tra le fila degli esponenti di centro destra presenti ieri a Moconesi, ma non per il risultato dell’incontro (l’altro candidato alla presidenza della Regione Sandro Biasotti anche lui è arrivato ad incontro concluso ma ha avuto modo di salutare Matteoli ed esprimere la sua soddisfazione per l’impegno preso). A mugugnare un po’ i parlamentari e i consiglieri chiusi fuori dalla porta dal ministro che ha voluto parlare faccia a faccia solo con i sindaci. Escluso dall’incontro anche il Comitato Pro Tunnel della Fontanabuona. Alla fine anche per i membri di quest’ultimo, che per l’occasione hanno disotterrato il piccone rosa simbolo della loro battaglia, è mancato quel qualcosa che avrebbe potuto dare maggiore concretezza all’incontro. Per questo la protesta annunciata di incatenarsi ai cancelli della Villa di Berlusconi a Portofino, alla fine si farà, ma solo per metà. Il portavoce Giansandro Rosasco, ci proverà domenica prossima. Il piccone rosa ovviamente non mancherà.