Testimoni Digitali, l’intervento di Mons. Mariano Crociata

ROMA – “La sollecitudine per il bene dell’uomo e della società è alla base di questo nostro convenire da tutto il Paese per riflettere insieme sulle frontiere aperte dalla tecnologia digitale. Non è nostra intenzione ‘occupare il web’, quanto piuttosto offrire anche in questo contesto la nostra testimonianza per alimentare la cultura e, quindi, contribuire alla costruzione del futuro del Paese”. Lo ha detto mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, intervenendo al convegno “Testimoni digitali”, che si è aperto ieri a Roma. Sulla scorta dell’esperienza maturata nel IV Convegno ecclesiale nazionale di Verona (nel 2006), anche “con questo appuntamento – ha aggiunto – intendiamo portare l’attenzione sulla vita quotidiana del nostro popolo”, con particolare riferimento agli ambiti della vita affettiva, del lavoro e della festa, della fragilità umana, dell’educazione, della sfera sociale e politica, “ambiti fondamentali intorno ai quali si dispiega l’esistenza umana” e “terreno per una adeguata comunicazione del mistero di Dio e quindi per una testimonianza missionaria”. Ambiti “fortemente trasformati dalla cultura che nasce dal sistema mediatico”. Di fronte a questo nuovo panorama, occorre “valorizzare lo straordinario potenziale costituito dalle nuove tecnologie”.