Oggi le conclusioni di “Testimoni digitali”. Una delegazione di Telepace in Aula Nervi

<br />CITTA’ DEL VATICANO – Si conclude oggi in Aula Nervi il Convegno promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana sul tema “Testimoni digitali. Volti e linguaggi nell’era crossmediale”. In tre giorni di lavori circa 1300 partecipanti, di 227 diocesi, hanno fatto il punto sul mondo di Internet e le sue sfide. “Imparare a misurarsi con le nuove tecnologie testimoniando la realtà del Vangelo e valorizzare la pastorale sul territorio guardando all’era digitale.” E’ il filo rosso del Convegno nazionale,al quale partecipa anche una delegazione di Telepace che questa mattina, in chiusura dei lavori, prenderà parte all’Udienza con Papa Benedetto XVI. Ieri è intervenuto il Card. Angelo Bagnasco, presidente della CEI. “La Chiesa ha il compito di evangelizzare, e dunque anche l’ampio mondo dei media digitali va guardato con simpatia e stima da parte della Chiesa e dei suoi operatori” ha detto il porporato salutando “a braccio” i giornalisti, prima di entrare in sala e tenere la sua relazione. “L’impegno della comprensione e della progettazione della presenza della Chiesa nel mondo dei media digitali – ha spiegato il Card. Bagnasco – è, come dice il Papa, ‘un ambito pastorale vasto e delicato’, richiede cioè di soffermarsi anzitutto sull’azione della Chiesa nell’attuale contesto per individuare forme attestabili di fedeltà al Vangelo”. Due, per il presidente della Cei, “gli ordini dei problemi che gli scenari definiti dai media digitali presentano all’intelligenza credente e alla responsabilità progettuale della nostra Chiesa”. Il primo è la “prospettiva missionaria dell’animazione culturale”, cioè “la questione di come la fede cristiana possa innervare le realtà che si vanno definendo, sia dal punto di vista della costruzione delle simboliche culturali personali che dal punto di vista delle strutture sociali”. La seconda, la “riflessione per comprendere le strade attraverso le quali rispondere alla domanda di come si possa esprimere il Vangelo nella contemporaneità”. “Alla smaterializzazione dei luoghi – ha detto il presidente della Cei agli animatori della comunicazione e della cultura – siete chiamati a far corrispondere l’intreccio stabile delle relazioni dense, a dare al mondo digitale un’anima cristiana”. La “sfida”, per la comunità cristiana, è in particolare “riuscire a usare i social media come prefigurazione di uno stile di maggiore condivisione”