Pentecoste: invito del Vescovo a lasciarsi investire dallo Spirito Santo

CHIAVARI – Ci può essere di più nella vita di un uomo oltre l’appartenere a Dio, l’essere avvolti da Lui, vivere nella vita eterna? E’ quanto ha domandato il Vescovo diocesano durante la S. Messa della domenica di Pentecoste. Lo Spirito Santo scende nel cuore dell’uomo – ha spiegato – e vi rimane. La presenza dello Spirito segna l’appartenenza al Signore, porta a compimento l’incontro con Cristo. Tutto questo è espresso dal verbo “abita” che sancisce l’unità tra il credente e il Signore senza nulla togliere all’identità personale. Il dono dello Spirito – ha detto Mons. Alberto Tanasini durante la Veglia di sabato in Cattedrale – ha come primo effetto quello di spingere ad annunciare il Vangelo. E’ necessario accogliere il dono dell’alleanza nuova, lasciarsi afferrare da Dio che dà forma alle persone a partire dal cuore. Con S. Paolo chiediamo di essere rafforzati interiormente per essere uomini nuovi. Non è l’invito formale di un Vescovo – ha proseguito: lasciamoci investire dallo Spirito Santo, usciamo di qui portando la testimonianza di questa vita nuova ricevuta dal Signore. Durante la Veglia, infine, il Vescovo ha ricordato nella preghiera i due diaconi che domenica prossima riceveranno l’ordinazione presbiterale. Ringraziamo il Signore – ha concluso Mons. Tanasini – per il dono di questi giovani che sono promessa di continuità, offerta viva a Dio.